Palazzo Turinetti di Pertengo è un edificio nobiliare di origini seicentesche via via trasformato. Commissionato dal Marchese Giorgio Turinetti di Priero, banchiere del Ducato di Savoia, il palazzo si affaccia con il lungo porticato su piazza San Carlo a qualificare, in concerto con gli altri edifici, l’armonioso disegno unitario del salotto della città. In seguito ai danni della seconda guerra mondiale e al successivo concorso architettonico per farne sede di alta rappresentanza a cui partecipa, tra gli altri, l’architetto Carlo Mollino, negli anni Sessanta vengono realizzati nella corte interna fabbricati “moderni”, progettati da Arturo Midana e Mario Dezzutti, inseriti nelle nuove Gallerie d’Italia.
La vicenda costruttiva di Palazzo Turinetti è strettamente legata al grande progetto che, tra Cinque e Seicento, dota Torino, divenuta ufficialmente città capitale dello Stato sabaudo, di una nuova configurazione urbanistica e architettonica. L’attuale piazza San Carlo nasce nel corso del Seicento come Piazza Reale, destinata a grandi residenze nobiliari: un progetto complesso, guidato dalla famiglia regnante, attraverso una politica fondiaria basata sulla donazione dei terreni ai nobili, a condizione che vi costruiscano il loro palazzo in tempi brevi e a loro spese secondo il prestabilito disegno architettonico. Oggi il Palazzo contiene arredi fissi e mobili di grande pregio, frutto anche di acquisizioni e di trasferimenti da altre residenze cittadine, come Palazzo Solaro della Chiesa poi Mazzonis di Pralafera, fra cui boiserie, stucchi, specchiere, preziosi intagli, arazzi di manifattura francese e dipinti dal XVII al XX secolo di artisti come il Francia, Cignaroli, Rapous, De Mura.