Costruito entro il 1720 per volontà di Giuseppe Brentani, il palazzo fu abitato dalla famiglia presumibilmente fino agli inizi dell’Ottocento quando vi risiedeva Giuseppe, nipote dell’omonimo primo proprietario.
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Costruito entro il 1720 per volontà di Giuseppe Brentani, il palazzo fu abitato dalla famiglia presumibilmente fino agli inizi dell’Ottocento quando vi risiedeva Giuseppe, nipote dell’omonimo primo proprietario.
L’aspetto odierno del palazzo, lineare nel suo classicismo, è dovuto all’intervento del 1829 dell’architetto Luigi Canonica. La facciata, divisa da cornici marcapiano in tre fasce, è ornata tra il primo ed il secondo piano da caratteristici medaglioni neoclassici rappresentanti illustri uomini italiani, tra cui Alessandro Volta e Leonardo da Vinci. Il portone è sormontato dal balcone al primo piano, d’obbligo nei palazzi signorili situati in grandi vie per assistere a sfilate e processioni. Gli interni ai piani superiori sono stati rivisitati nel 1935 su disegno di Giuseppe De Finetti.