Angelo e demone: estasi e tormento creativo nell’arte, nella letteratura, nella musica, nel cinema e nel teatro
Ciclo di attività collaterali dedicate ad approfondire in ottica multidisciplinare tematiche collegate alla mostra La caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos
Suggestioni e connessioni tra linguaggio musicale e forza espressiva del capolavoro
Caduta degli angeli ribelli
Ciclo di tre concerti ispirati all’artista e al contesto storico-artistico nel quale opera, medesimo in cui straordinari musicisti, suoi contemporanei, si affermano a livello internazionale, diffondendo un linguaggio innovativo. Attraverso la musica, uno spunto di riflessione per interpretare l’opera di Bertos in contesti culturali diversificati: con compositori conterranei come Vivaldi, Galuppi, Dall’Abaco e il veneto adottivo Tartini, con compositori coetanei come Bach e Telemann e con il visionario e sinestetico Messian.
L'abisso e l'anelito di luce
In programma musiche di O. Messiaen (1908 - 1992)
Quartetto per la fine dei tempi per violino, violoncello clarinetto e pianoforte
In otto movimenti, propone il tema del tempo nelle diverse prospettive: religiosa, filosofica e musicale.
"E vidi un altro Angelo possente, che scendeva dal cielo avvolto da una nube; sopra il capo aveva l'iride, il suo volto era come il sole e le gambe sembravano colonne di fuoco” (Apocalisse di Giovanni). L'Angelo che annuncia la fine del Tempo: il suo mistero non si può rappresentare, non si può vedere. È un mistero che chiama la musica.
Tommaso Luison, violino
Simone Tieppo, violoncello
Luigi Marasca, clarinetto
Gabriele Dal Santo, pianoforte
In collaborazione con Ensemble Musagète
L’evento musicale è inserito anche nell’ambito del programma che l’Amministrazione Comunale dedica alla Giornata della Memoria. Il quartetto O. Messiaen fu composto tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz. 1939 dopo l’entrata in guerra della Francia, Messiaen fu chiamato alle armi e pochi mesi dopo, nel maggio del '40, durante un'offensiva tedesca venne catturato dal nemico. Insieme ad altri prigionieri fu trasferito nel campo di concentramento Stalag VIII-A di Görlitz (al confine Sud-Ovest della Polonia). L'ufficiale responsabile dello Stalag era un appassionato di musica e, venuto a conoscenza delle competenze di Messiaen (come di altri tre prigionieri musicisti), lasciò lavorare il compositore in vista di un concerto al campo. Il Quatuor pour la fin du temps fu eseguito il 15 gennaio del '41, in un edificio del campo che veniva usato come auditorium, di fronte ai prigionieri dello Stalag VIIIA.
In collaborazione con Fabio Zamparo (performer Sordo), il concerto viene proposto anche con la tecnica del visual vernacular, forma d'arte performativa della cultura Sorda, che attraverso segni, gesti ed espressioni facciali si pone l’obiettivo di interpretare la musica per creare un momento particolarmente coinvolgente per il pubblico non udente e udente.