La Sala dei Fauni accoglie un nucleo di 14 opere dello scultore Arturo Martini, nell’ambito del progetto “Vitalità del Tempo”, dedicato alla valorizzazione delle collezioni d’arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo.
Le opere provengono da diversi nuclei collezionistici che nel tempo sono confluiti nel patrimonio artistico del Gruppo.
Protagoniste dell’allestimento, ideato da Luca Massimo Barbero, curatore associato delle collezioni, le due bellissime sculture raffiguranti La Pisana, una delle figure più affascinanti ideate da Arturo Martini. Dedicata alla protagonista femminile del romanzo di Ippolito Nievo Confessioni di un italiano, a seguito di un’attenzione per lo scrittore italiano condivisa con una cerchia di amici, la Pisana raffigura una tipologia, quella della figura sdraiata, che Martini ha interpretato in alcuni lavori fra gli anni Venti e Trenta, attribuendo ad essa una qualificazione sempre naturale e veritiera. Fluidità delle forme e sensualità della posa ne fanno una delle sue opere più compiute, nella metafisica bellezza. In mostra vengono presentate due versioni della scultura, quella in gesso, realizzata da Martini nel 1930 ca e proveniente dalla raccolta del Banco Ambrosiano Veneto, e uno dei sei esemplari in bronzo fusi postumi (esattamente il primo di sei) su autorizzazione degli eredi, proveniente dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati – enciclopedica raccolta d’arte contemporanea formata tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento, la Collezione è confluita, grazie al lascito del Cavalier Luigi Agrati, nel patrimonio storico-artistico tutelato e valorizzato da Intesa Sanpaolo.
In mostra anche un nucleo di opere provenienti dalla raccolta della Cassa di Risparmio di Venezia: due sculture in pasta cementizia e otto bassorilievi in bronzo. Completano l’esposizione l’altorilievo in terracotta, proveniente dal Gruppo UBI Banca, raffigurante una natura morta e una scultura in bronzo di Fideuram raffigurante il Leone di Monterosso – Chimera.