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Le Gallerie d'Italia - Torino presentano la mostra Jeff Wall. Photographs, curata da David Campany e aperta al pubblico dal 9 ottobre 2025 al 1 febbraio 2026.
Jeff Wall (Vancouver, 1946) è uno dei più significativi e influenti artisti fotografici oggi in attività. Da oltre 40 anni si muove tra la messa in scena spettacolare e l'osservazione documentaria, realizzando immagini che esplorano ogni aspetto della società contemporanea: allo stesso tempo familiari e inquietanti, elevano le situazioni di tutti i giorni a contesti strani e oniriche. Presentate a grandezza naturale, le sue immagini sono tra le opere più celebri dell'arte contemporanea.
Nel suo impegno per un'arte della vita quotidiana, Wall affronta le principali questioni sociali e politiche, esplorando i modi complessi in cui esse plasmano le nostre vite. Le tematiche legate alla natura, alla guerra, al genere, alla razza e alla classe permeano i suoi quadri, che sono spesso enigmatici esattamente come le questioni da cui sono ispirate. La sua arte è influenzata dal lavoro di molti grandi fotografi e pittori, ma anche dalla letteratura e dal cinema, in particolare dal neorealismo italiano con il suo alternarsi di vita mondana e dramma.
Questa mostra è l’occasione per presentare al pubblico una grande rassegna, che prenderà in esame ogni aspetto dell'opera di Jeff Wall. Dalle opere più importanti della fine degli anni Settanta fino ai quadri più recenti, si ripercorrerà lo sviluppo a più livelli del suo linguaggio artistico.
Il curatore David Campany (nato nel 1967 a Londra) conosce e lavora con Jeff Wall da quasi vent'anni ed è il massimo esperto in materia. Ha pubblicato diversi saggi e conversazioni con Wall e ha esposto le sue fotografie in diverse occasioni (all'ICP di New York, alla Whitechapel Gallery di Londra, a Le Bal di Parigi e alla FoMu di Anversa). Questa mostra sarà il culmine dell'impegno di Campany con il lavoro di Jeff Wall.
Jeff Wall è nato nel 1946 a Vancouver, dove vive e lavora. Le sue fotografie sono state esposte in tutto il mondo negli ultimi quarant’anni. Per venticinque anni ha insegnato arte in diverse università canadesi e i suoi scritti critici sono stati raccolti e pubblicati in numerose lingue. Il suo lavoro è stato oggetto di importanti mostre retrospettive, tra cui quelle al Glenstone Museum di Potomac (Maryland) nel 2021 e alla Fondazione Beyeler di Basilea nel 2024.
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