Un progetto di Display & Design ETS associazione culturale a cura di Maddalena d’Alfonso Co organizzato con ICOM-ICAMT (International Committee for Architecture and Museum Techniques) L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promuove la pace, la prosperità e la lotta alla povertà, alle disuguaglianze e al cambiamento climatico. La cultura e i musei si devono porre alla guida di questo processo di cambiamento verso un mondo più sostenibile. Dal 2015 la sostenibilità ambientale è diventata una questione sempre più stringente. In tale contesto, il connubio cultura-sostenibilità è divenuto strategico. Il convegno internazionale I Musei nella sostenibilità. Necessità e Opportunità, organizzato con il coinvolgimento di ICOMICAMT (International Committee for Architecture and Museum Techniques) mira a sensibilizzare e comprendere questi obiettivi. Il fine principale è analizzare lo stato di fatto e le opportunità offerte dalla transizione verso la sostenibilità.
Durante il convegno inoltre verrà presentata una metodologia pratica di autovalutazione e indirizzo per i musei elaborata dall’Associazione Display and Design come parte di un progetto orientativo per accompagnare i vertici e gli staff dei musei a una presa di consapevolezza delle proprie potenzialità.
Programma
9.45 - 10.15 Saluti istituzionali e benvenuto
10.15 - 11.30 prima sessione - Leadership per il Cambiamento
modera Maddalena d’Alfonso
intervengono Patrizia Asproni e Guido Guerzoni
11.30 - 13.00 seconda sessione - Impatto Ambientale: i benefici del cambiamento
modera Fortunato D’Amico
intervengono Tiziana Maffei, Jean Hilgersom e Bruno Barsanti
13.00 - 13.30 presentazione “Un Booklet per la Sostenibilità”
con Costanza Profumo
14.30 - 16.30 terza sessione - Scenari Futuri: il progetto del Museo nel contesto della sostenibilità
modera Alessandro Colombo
intervengono Timothy Ventimiglia e Maddalena d’Alfonso
16.30 - 18.30 quarta sessione - Sostenibilità: un paradigma nuovo per il pubblico
modera Veronica Rodenigo
intervengono Silvia Foschi, Federica Manoli e Martin Fokken