Domenica 12 giugno ore 17:00
ANCHE LA NATURA HA I SUOI ARCHIVI
ANNE SVERDRUP-THYGESON PRESENTA NELLE MANI DELLA NATURA. DIALOGA CON LEI LUDOVICA LUGLI DE “IL POST”
Se si prende la metropolitana di Oslo, si scende al capolinea di Sognsvann e si guarda verso est, in mezzo ai pini sarà facile scorgere un edificio bianco. È l’Archivio Nazionale. I suoi quattro piani di sotterranei sono a prova di bomba, e al loro interno è documentata la storia norvegese. C’è il testamento di Edvard Munch e ci sono le mappe colorate del 1769, che rappresentano le strade maestre lungo il fiume Vorma, con tanto di annotazioni a inchiostro ferrogallico, in un elaborato corsivo. Ci sono libri, documenti, microfilm, più di sei milioni di fotografie e circa centomila carte geografiche e disegni. Tutto questo materiale ci dà un’immagine precisa dei mutamenti avvenuti, e delle loro cause.
Anche la natura però ha i suoi archivi. Solo che hanno ben altre forme. Il polline intrappolato nelle profondità di una palude può dirci in quale periodo una data specie vegetale ha attecchito in Norvegia dopo il ritiro dei ghiacci. I carotaggi dell’inlandsis groenlandese possono darci informazioni sui mutamenti climatici delle ultime decine di migliaia di anni. I cerchi nel legno di un albero morto o di una vecchia casa possono parlarci delle condizioni in cui una foresta è cresciuta e di quelle in cui è stata abbattuta o distrutta da un incendio. I coralli, i gusci dei molluschi e gli otoliti dei pesci sono altri esempi di materiali nei quali si possono individuare varie zone di crescita. In questo libro sono osservati alcuni di questi archivi della natura, e come possono essere consultati.