Sabato 11 giugno ore 11:30
RICOSTRUIRE LA STORIA
MARCO ZATTERIN PRESENTA IL GIGANTE DEL NILO. DIALOGA CON LUI TOMMASO MONTONATI
Come e perché “usare” gli archivi, e i patrimoni museali, archivistici e bibliografici come fonte primaria la costruzione di progetti culturali ed editoriali. Il protagonista è Marco Zatterin, vicedirettore de “La Stampa” e scrittore, che ha ripercorso nel volume Il Gigante del Nilo (Mondadori, 2019) la storia dell’egittologo Giovanni Battista Belzoni, ricostruita attraverso un lavoro di ricerca durato quattro anni.
Un uomo alto due metri, massiccio, con una folta barba rossa, vestito alla turca, entra per primo, dopo tremila anni, nella tomba di Sethi I. Ha trentanove anni e una vita romanzesca alle spalle. È nato a Padova, ha fatto il barbiere, ha studiato idraulica, lavorato in teatro a Londra e in giro per l’Europa. Si chiama Giovanni Battista Belzoni, ma nel vecchio continente tutti lo conoscono come «The Great Belzoni». È senza dubbio il primo grande archeologo italiano in Egitto, forse uno dei più grandi in assoluto nell’età più avventurosa della “corsa” al Paese dei faraoni, a cavallo tra Settecento e Ottocento, l’età della spedizione napoleonica e delle scoperte di Champollion. Questa avvincente biografia porta alla luce uno dei personaggi centrali nella storia dell’incontro fra Europa ed Egitto: dalle esibizioni sulla ribalta come “Sansone Patagonico” al recupero della testa di Ramses II e al dissabbiamento del tempio di Abu Simbel, dalla soluzione dell’enigma della piramide di Chefren fino alla morte solitaria in Nigeria, nel tentativo di raggiungere la mitica Timbuctu. Grazie a numerosi documenti inediti, Marco Zatterin ricostruisce le gesta rocambolesche e le fondamentali scoperte archeologiche del “gigante del Nilo” e indaga sulle rivalità che il suo attivismo suscitò nei “concorrenti” e sulla successiva esclusione dall’empireo dell’egittologia.