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Gallerie d'Italia - Torino
Dal 27 febbraio al 2 marzo 2025
Sala Turinetti
Dal 27 febbraio al 2 marzo
Attività gratuita (biglietto d'ingresso escluso)
Prenotazione obbligatoria entro le ore 16:00 del mercoledì precedente scrivendo a torino@gallerieditalia.com
Le visite guidate sono previste per gruppi di massimo 10 persone.
Un album di fotografie degli anni Trenta della “Società Anonima Cioccolato Perugina“, contenenti 15 straordinarie fotografie degli impianti e delle maestranze al lavoro (moltissime le donne) nella complessa filiera di produzione dei famosi “Baci”; alcuni coloratissimi depliant delle aziende piemontesi Venchi e Talmone che mostrano le pregiate confezioni in cui sono contenuti le golose praline; e poi, cataloghi e listini dei prodotti - distinti fra quelli destinati all’Italia e quelli “per esportazione” -, articoli e riviste sulla situazione dell’industria dolciaria italiana, i bilanci delle società, ricchi di tabelle, grafici e fotografie. C’è persino la copia di un’indagine della Doxa del marzo 1946 intitolata “Inchiesta sul consumo dello zucchero e dei prodotti dolciari”! E infine, per concludere in dolcezza, un curioso servizio del 7 febbraio 1950 dell’Agenzia Publifoto scattato all’interno del laboratorio dell’Alemagna di Milano, in cui si decoravano e personalizzavano a mano le uova di Pasqua.
Sono solo alcuni dei documenti originali conservati nell’Archivio Publifoto e nell’Archivio dell’Istituto Mobiliare Italiano (IMI) di Intesa Sanpaolo e visibili nel progetto intitolato Le fabbriche del cioccolato. Storie di imprese e di lavoro dagli archivi Publifoto e IMI di Intesa Sanpaolo.
Un percorso fruibile sia attraverso un contributo video, in Sala Turinetti, al piano nobile delle Gallerie d’Italia - Torino, museo di Intesa Sanpaolo, sia dal vivo con alcune visite guidate all’Archivio nei giorni della manifestazione, che racconta la storia della produzione e commercializzazione del cioccolato dagli anni Trenta agli anni Sessanta del XX secolo vista attraverso la lente delle preziose fotografie e i documenti conservati nell’Archivio Storico della Banca.
Il cioccolato è un genere di consumo “voluttuario” che nel corso del ‘900 da bene di lusso diventa sempre più bene accessibile - anche se solo occasionalmente - per una larga fascia di popolazione, diventando specchio di un cambiamento degli stili di vita. Non è un caso che le aziende del settore cioccolatiero investirono moltissimo nella pubblicità, per catturare un numero sempre crescente di consumatori attratti dalla qualità del prodotto, ma anche dalla preziosità delle confezioni create per essere riutilizzate nelle case come suppellettili o veri e propri elementi d’arredo.
Nei decenni presi in esame nel percorso, accanto a una produzione prettamente artigianale di altissima qualità assistiamo alla crescita di una vera e propria industria del cioccolato, che aveva bisogno di attingere ai capitali delle banche per crescere e competere con i mercati vicini (la Svizzera, la Germania, il Belgio) e lo faceva soprattutto introducendo importanti trasformazioni nel campo della ricerca, della lavorazione della materia prima e della meccanizzazione del lavoro, dalla produzione e fino al confezionamento.
Una storia tutta da scoprire, che porta il visitatore a conoscere su un pezzo di storia d’impresa, sociale e del lavoro legata a uno fra i più iconici e irrinunciabili alimenti della nostra tavola!