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Andy Warhol. Triple Elvis è la mostra d'arte contemporanea e di pop art a Napoli che si svolgerà alle Gallerie d’Italia dal 25 settembre 2024 al 4 maggio 2025, esponendo per la prima volta insieme i cicli grafici Marilyn, Mao Tse-Tung ed Electric Chairs, oltre all'iconica opera di Elvis Presley.
Le Gallerie d’Italia di Napoli ospitano la mostra Andy Warhol. Triple Elvis dal 25 settembre 2024 al 4 maggio 2025, inizialmente previsto fino al 16 febbraio e poi prorogata. La mostra presenta un nucleo di opere dell’artista provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, importante raccolta d’arte contemporanea formata tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento e confluita, grazie al lascito del Cavalier Luigi Agrati, nel patrimonio storico-artistico tutelato e valorizzato da Intesa Sanpaolo.
Questa esposizione fa parte del progetto Vitalità del Tempo a cura di Luca Massimo Barbero che propone al pubblico inediti sguardi sulle opere delle collezioni Intesa Sanpaolo.
La mostra intende raccontare l’originale e straordinaria ricerca artistica di Andy Warhol, figura di spicco della pop art, a partire da Triple Elvis, celebre opera dedicata a Elvis Presley del 1963, anno in cui l’artista per la prima volta lavora sulla ripetizione dell’immagine in occasione dell’esposizione dedicata agli «Elvis Paintings» alla Ferus Gallery di Los Angeles. È proprio in quegli anni che Warhol comincia a inserire nelle sue opere personaggi che egli stesso, anticipando i tempi, definisce “famosi”.
Nel percorso espositivo si potrà quindi percepire l’evoluzione dell’artista americano negli anni Sessanta e nei primissimi anni Settanta attraverso tre importanti cicli grafici qui ineditamente esposti insieme: Marilyn, Mao Tse-Tung e Electric Chairs.
In mostra anche un ritratto di Warhol: una piccola e delicata opera fotografica di Duane Michals, fotografo americano, in cui l’artista appare e scompare. Concludono questa ricercata mostra i due Vesuvius della collezione Intesa Sanpaolo, a testimonianza dell’importante legame che l’artista ebbe non solo con l’Italia, ma soprattutto con la città di Napoli, grazie anche a personalità di spicco come Lucio Amelio che lo coinvolse in una serie di esposizioni fondamentali per la storia della città.