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La mostra Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo restituisce l’atmosfera e l’immagine della città negli anni dal 1808 al 1815, nei quali Gioacchino Murat e la consorte Carolina Bonaparte, la più giovane delle tre sorelle di Napoleone, furono i sovrani molto amati di Napoli. Fu un periodo di progresso e di rinnovato splendore per il Regno, segnato da straordinarie trasformazioni sociali, economiche, urbanistiche e da una particolare attenzione al territorio. La cultura dei coniugi Murat e il loro gusto moderno formatosi a Parigi diedero un grande impulso alle arti, dividendosi tra le regge ufficiali di Napoli e di Caserta e la prediletta residenza privata di Portici.
Mecenati di grandi pittori di figura, Gioacchino e soprattutto Carolina dimostrarono una particolare sensibilità per la veduta e la pittura di paesaggio, chiamando alla loro corte maestri francesi del genere. Una particolare protezione fu riservata al viennese Joseph Rebell, protagonista di questa mostra accanto ad altri specialisti del vedutismo; l’artista soggiornò in Italia a più riprese tra il 1812 e il 1824 e particolarmente a Napoli.
Le vedute della città, del suo golfo e dei magnifici dintorni hanno rappresentato i soggetti da lui prediletti anche dopo la sua partenza da Napoli nel 1815, alimentando in Europa il mito dell’unicità di quel territorio incantato, celebrato dai pittori del Grand Tour. La sua formazione e la sua affermazione vengono rievocate e inserite sullo sfondo del cosmopolita panorama napoletano tra la fine del Settecento e il secondo decennio dell’Ottocento, segnato da numerose personalità di viaggiatori e di pittori di paesaggio che hanno profondamente rinnovato la visione della realtà.
Protagonista della rassegna è anche la stessa famiglia Murat, il cui importante ruolo, in quegli anni, vuole essere testimoniato con la presenza di numerosi ritratti, dipinti e sculture.
Prestigiosi i prestatori tra i quali si annoverano, oltre al Belvedere di Vienna, partner della mostra, altri importanti musei austriaci, come l’Accademia di Belle Arti di Vienna e la Biblioteca Nazionale Austriaca, e francesi, come il Castello di Fontainebleau e Versailles.
La mostra è curata da Sabine Grabner, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca e Gennaro Toscano, e si avvale della collaborazione dell’Institut Français di Napoli.
Guarda il video con il racconto del curatore Fernando Mazzocca
Guarda il video di approfondimento della curatrice Sabine Grabner
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Con il patrocinio di
Dopo la prima esperienza di Torino l’App Gallerie d'Italia arriva anche al museo di Milano. Oltre alle sezioni sulle collezioni permanenti e i Palazzi che le ospitano, i visitatori potranno accedere agli approfondimenti sui contenuti della mostra, raccontati dalla voce dei curatori, fruibili inquadrando i QR Code presenti lungo il percorso di visita.