Marco Martinelli, ideatore – insieme a Ermanna Montanari – e regista dello spettacolo, ci mostra un Seicento che parla di noi, sospeso tra il secolo della Scienza nuova e l’attuale imbarbarimento, portandolo in scena in un allestimento unico e speciale, attraverso una drammaturgia in cui la voce monologante dell’attore e quella di Bernini si rincorrono e sovrappongono senza soluzione di continuità a generare sulla scena, come scolpendo nel vuoto, presenze, figure e ricordi.
Lo spettacolo è realizzato nell’ambito della collaborazione tra il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e Gallerie d’Italia e rientra nell’ambito della stagione 2024-2025 dello Stabile.