La visita propone una lettura delle opere di Alberto Burri attraverso la poetica della ferita, tema che - nell’interpretazione tra gli altri dello psicanalista Massimo Recalcati - permea l’intera opera dell’artista che lavora la materia creando bruciature e disegnando strappi. Sacchi, ferri, plastiche: materie “traumatizzate ed offese” secondo un’estetica calibrata su un perfetto equilibrio formale.