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Gallerie d'Italia - Napoli
Dal 23 Febbraio 2024
Il monumentale atrio d’ingresso delle Gallerie d’Italia di Napoli ospita ciclicamente un’opera di particolare pregio proveniente sia dalle collezioni d’arte di Intesa Sanpaolo, sia da importanti musei italiani ed esteri nell’ambito di un rapporto di scambio e collaborazione.
Dopo l’Atlante Farnese, dalle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e la scultura di Mirò, Oiseau Solaire, delle Collezioni Intesa Sanpaolo, dal 23 febbraio e per i prossimi mesi, l'atrio al pianterreno lungo via Toledo ospiterà un'opera proveniente dal Museo Nazionale Archeologico di Napoli (MANN): la testa colossale di Tito.
La testa colossale di Tito fu rinvenuta a Roma nel 1872, durante i lavori per la fondazione del Ministero delle Finanze nell’angolo tra via XX Settembre e via Pastrengo. Tito fu imperatore dal 24 giugno 79 d.C al 13 settembre 81 d.C. succedendo al padre Vespasiano.
Nonostante la volontà di realizzare un’effigie ideale, pratica consueta per gli imperatori divinizzati, il ritratto conserva una forte caratterizzazione fisiognomica, con uno studiato contrasto tra la vivacità dei riccioli assai mossi e le superfici lisce e patinate del volto, il cui aspetto rotondo è accentuato dal marcato doppio mento e dall’ampia fronte.
Questa peculiarità fa propendere per una datazione successiva al regno di Tito, ai tempi del fratello Domiziano, e fa ipotizzare che la statua appartenesse al Templum gentis Flaviae, tempio e mausoleo sul Quirinale in cui furono sepolti i membri della famiglia imperiale, spostandone l’esecuzione intorno al 95 d.C.
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