Il libro ricostruisce il periodo trascorso da Marino Marini in Svizzera tra il 1943 e il 1946: tre anni cruciali, che determinarono un profondo cambiamento personale e l’evoluzione della sua opera verso un nuovo espressionismo plastico, in dialogo con le più avanzate ricerche figurative a lui contemporanee. Sulle orme degli studi su questo periodo di Marini, e avvalendosi di un materiale documentario in gran parte inedito, l’autrice esamina le molteplici ragioni che concorsero a originare l’immagine del “nuovo Marino”, più spirituale, progressista e sensibile alle istanze delle contemporaneità. Nel libro vengono affrontati alcuni interrogativi sulla vita e il soggiorno in Svizzera di Marini, i rapporti tra le sue opere e il panorama artistico culturale svizzero e i successivi sviluppi creativi dopo il suo ritorno in Italia.
Intervengono: l’autrice Nicol M. Mocchi insieme a Barbara Cinelli, Università degli Studi Roma Tre; Francesco Tedeschi, Università Cattolica del Sacro Cuore; e Gianmarco Russo, Scuola Normale Superiore/Fondazione Marino Marini di Pistoia.
Saluti: Giovanni Morale, Gallerie d'Italia; Raffaele Ruberto, Commissario Straordinario della Fondazione Marino Marini di Pistoia