Il Quartetto d'archi metafora ideale della collaborazione
Lavorare insieme non significa fare la stessa cosa, ma integrare diverse prospettive stimolando la creatività e l’innovazione, valorizzando le qualità del singolo al servizio di un obiettivo comune. Il Quartetto d’archi, a tal proposito, si rivela metafora privilegiata del lavoro di squadra che si basa su principi come leadership condivisa, inclusione, ascolto e fiducia.
Programma
I musicisti, dapprima, introdurranno le modalità di lavoro peculiari del quartetto d’archi per poi eseguire alcuni brani del grande repertorio classico, permettendo a chi parteciperà all’incontro di conoscere le dinamiche che regolano la relazione tra i quattro musicisti e di trarne ispirazione.
Ludwig van Beethoven Quartetto per archi op. 74, I mov (circa 9’)
Johannes Brahms Quartetto per archi op. 51 n. 2, I e IV mov (circa 17’)
Maurice Ravel Quartetto per archi, I mov (circa 8’)
Interpreti Quartetto Indaco
ELEONORA MATSUNO violino
IDA DI VITA violino
JAMIANG SANTI viola
COSIMO CAROVANI violoncello
Definito come «compatto, pieno di smalto e di esuberanza, una vera rivelazione», il Quartetto Indaco è nato presso la Scuola di Musica di Fiesole nel 2007 grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni, si è specializzato presso la Musikhochschule di Hannover e ha seguito masterclass con alcuni tra i maggiori cameristi e quartettisti del nostro tempo. Finalista al Premio Paolo Borciani 2017, il Quartetto Indaco si è aggiudicato diversi premi nel corso della sua carriera. L’ensemble è stato ospite di rassegne, festival e istituzioni musicali di prestigio in Italia, tra i quali spiccano la Società del Quartetto di Milano, il Festival Paesaggi Musicali Toscani, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e Nuova Consonanza a Roma. Il Quartetto si è esibito in Germania, Svizzera, Irlanda, Lettonia, Svezia, Portogallo e Olanda. Numerose anche le collaborazioni con musicisti di fama internazionale. Oltre ad affrontare il grande repertorio classico, il Quartetto Indaco dedica attenzione anche alla musica contemporanea con lo scopo di dar voce e diffondere nuovi linguaggi musicali.
La Società del Quartetto di Milano è stata fondata nel 1864 da Arrigo Boito, Tito Ricordi e altri protagonisti eccellenti della vita culturale milanese, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza e la passione per la musica cameristica e sinfonica. In oltre 150 anni di storia, con la sua attività, il Quartetto ha contribuito a scrivere la storia della musica in Italia, con eventi di assoluto rilievo tra cui la prima esecuzione italiana della Nona Sinfonia di Beethoven (1878), la prima esecuzione a Milano della Passione secondo Matteo di Bach (1911) e la prima esecuzione milanese del Pierrot Lunaire diretto personalmente da Arnold Schönberg (1924). Oggi la Società del Quartetto di Milano è unanimemente riconosciuta come una delle istituzioni musicali più prestigiose d’Europa.