Duecento anni fa, forse come oggi, certo tra il 18 e il 23 novembre, veniva approvata la stampa di Adelchi, tragedia di Alessandro Manzoni. I contemporanei, lasciando a parte il censore, ma anche molti posteri, non compresero la poesia di questa tragedia, dove le armi erano amaramente riconosciute necessarie al risorgimento ideale e civile dell’Italia, e dove era interpretato un sentimento femminile dell’amore a una altezza poetica virgiliana, quale la letteratura italiana non aveva e non avrebbe più conosciuto.
Letture condotte da Massimiliano Finazzer Flory