Insistendo su un’area urbana di valenza strategica, dominata dalla sede municipale di Palazzo Marino e dal celeberrimo Teatro alla Scala di Piermarini, l’edificio viene commissionato dalla Banca Commerciale Italiana a Luca Beltrami, architetto milanese allora all’apice della fama e già artefice nel 1886 della facciata del cinquecentesco palazzo Marino. Viene costruito tra il 1906 e il 1911 secondo un linguaggio neoclassico, con un’architettura che si confronta con le rilevanti preesistenze, richiamando la tripartizione della facciata del palazzo municipale e, nell’alto basamento bugnato in granito lucido, la sequenza di arcate del Teatro alla Scala. Quest’ultimo è echeggiato anche dalla porzione centrale della facciata, dove al ritmo delle semicolonne di ordine gigante si impone gerarchicamente la porzione centrale, scandita da quattro colonne ioniche dominate dal frontone.