Skip to Header Skip to Content Skip to Footer
,,
,

POP / BEAT - Italia 1960 - 1979. Liberi di sognare

DOVE

Vicenza, Basilica Palladiana

QUANDO

Dal 2 Marzo al 30 Giugno 2024

I possessori del biglietto di ingresso alla mostra hanno diritto ad accedere con tariffa ridotta alle Gallerie d’Italia – Vicenza, fino al 7 aprile 2024.

,


La mostra, organizzata dal Comune di Vicenza e Silvana Editoriale e curata da Roberto Floreani, è dedicata all’arte italiana tra il 1960 e il 1979, con uno sguardo inedito rivolto alla Pop Art e alla poco indagata Beat Generation italiana. La mostra, ideata e curata da Roberto Floreani, è in programma presso la prestigiosa sede della Basilica Palladiana di Vicenza dal 2 marzo al 30 giugno 2024.

L’intento del progetto è mettere in evidenza l’unicità propositiva e la statura assoluta della Pop Art italiana in ambito europeo, nonché sottolinearne le differenze sostanziali e l’autonomia rispetto al movimento americano. Gli artisti italiani dimostrarono un’attenzione meno esclusiva verso i prodotti di consumo della società di massa amplificati dalla pubblicità, sviluppando anche caratteristiche identitarie legate alla propria storiografia, alla natura, alla politica – amplificata dal movimentismo del Sessantotto – e mantenendo evidenti riferimenti al Futurismo, prima avanguardia storica del Novecento.

Una selezione di opere di grande formato, unita a documenti, musica, video originali permetteranno ai fruitori della mostra di immergersi in un percorso sintetizzato dallo slogan “liberi di sognare”, che ben corrisponde al sentimento di fondo di quel particolare periodo storico tra il 1960 e il 1979.

L’inizio del percorso è dedicato ad alcuni tra i precursori, quali Enrico Baj e Pino Pascali, rappresentati da opere appartenenti alla collezione della Banca. La mostra prosegue dando spazio a tutti i principali protagonisti della Pop Art italiana, presentando parallelamente alcune delle emergenze più significative del mondo “Beat”, che interessarono la musica, la letteratura e le arti performative.

L’utopia di quegli anni si avvierà verso la progressiva deriva delle esperienze collettivistiche al Parco Lambro di Milano nel 1974-1976 e al Festival della Poesia di Castelporziano nel 1979, precisi segnali del tragico approdo agli anni di piombo, nonché dell’involuzione del movimentismo e della diffusione massiva delle droghe pesanti.