Il Museo Poldi Pezzoli presenta la mostra Piero della Francesca. Il polittico agostiniano riunito, aperta al pubblico dal 20 marzo al 24 giugno 2024. In un’esposizione unica e irripetibile, al Museo Poldi Pezzoli di Milano viene presentato - per la prima volta nella storia, dopo 555 anni dalla sua realizzazione - un capolavoro di Piero della Francesca (1412–1492): il Polittico agostiniano.
L’esposizione ha come partner istituzionali Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia.
La mostra, ideata da Alessandra Quarto, direttore del Museo Poldi Pezzoli, è a cura di Machtelt Brüggen Israëls (Rijksmuseum e Università di Amsterdam) e Nathaniel Silver (Isabella Stewart Gardner Museum, Boston), studiosi di livello internazionale e gli ultimi a proporre la ricostruzione del polittico nel 2013 presso la Frick Collection di New York sulla base delle indagini finora condotte. L’organizzazione della mostra è a cura di Lavinia Galli, conservatrice, e Federica Manoli, collection manager, del Museo Poldi Pezzoli, con il coordinamento di Arianna Pace, dell’ufficio mostre.
Nel 1469 l’artista finiva di dipingere il suo magnifico polittico per l’altare maggiore della chiesa degli agostiniani a Borgo San Sepolcro (Arezzo), iniziato nel 1454. La pala, fra le opere di maggiore impegno di Piero della Francesca, fu smembrata e dispersa entro la fine XVI secolo. Oggi ciò che resta del polittico agostiniano, ovvero otto pannelli (la tavola centrale e gran parte della predella e non sono state finora rintracciate), si trova in musei in Europa e negli Stati Uniti, oltre che al Museo Poldi Pezzoli, proprietario del panello raffigurante San Nicola da Tolentino, uno dei quattro santi che appartenevano alla parte centrale del polittico.
La mostra mira a restituire al pubblico e agli studiosi la piena esperienza dell’opera pierfrancescana con tutta la sua potenza evocativa dell’epoca rinascimentale. Visti da vicino i dipinti rivelano la minuziosa attenzione del maestro per i tessuti e i gioielli lussuosi come il broccato d’oro del Sant’Agostino e l’armatura del San Michele Arcangelo e, per contro, la semplicità del saio del San Nicola da Tolentino, austero e ruvido. Mostrano inoltre i giochi di luce che Piero della Francesca ha sapientemente utilizzato per ognuno dei pannelli, rivelando una grande attenzione per i dettagli degli ornamenti che oggi dialogano perfettamente con le arti decorative presenti nella collezione del museo milanese.
Riduzione del biglietto di ingresso per i clienti di Intesa Sanpaolo.
I possessori del biglietto di ingresso alla mostra accedono con tariffa ridotta alle sedi di Gallerie d’Italia e viceversa.