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La libera maniera

Dove

Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi - Arezzo

Quando

Dal 2 marzo al 9 giugno 2024

Informazioni

Orari: dal mercoledì alla domenica 10-13 14-18

info@fondazioneivanbruschi.it – tel. 0575354126

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Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo

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Dal 2 marzo 2024 alla Casa Museo dell’Antiquariato di Arezzo, parte del patrimonio di Intesa Sanpaolo, sarà aperta al pubblico fino al 9 giugno 2024 la mostra “La libera maniera. Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo”, organizzata e promossa da Intesa Sanpaolo, Fondazione Ivan Bruschi e Fondazione CR Jesi, in sinergia con Gallerie d’Italia.

L’esposizione - di cui è curatore Marco Bazzini, uno dei più noti studiosi dell’odierna cultura figurativa - attinge alle prestigiose collezioni di Intesa Sanpaolo, nel quadro di un’efficace collaborazione che anche nel 2023 è stata attivata con le due Fondazioni e che avvia un innovativo percorso espositivo in due tappe, prima ad Arezzo e poi a Jesi, dal 7 dicembre 2024 al 5 maggio 2025.

La mostra, attraverso una selezione ragionata di trentaquattro opere che costituiscono il nucleo centrale delle due tappe espositive, prende in considerazione il periodo tra la fine della Seconda guerra mondiale e l'inizio dei favolosi anni Sessanta in Italia. Un decennio o poco più in cui si ricostruisce il Paese per lasciarsi alle spalle le rovine materiali delle città, dell’economia e della società civile e allo stesso tempo, in quello che può essere immaginato come un abbandonato e incolto territorio, inizia anche la ricostruzione di una coscienza culturale che aveva pesantemente sofferto le restrizioni del Ventennio.

Gli anni Cinquanta sono gli anni della rinascita del Paese, della formazione della Repubblica, del risvegliarsi delle arti attraverso molteplici esperienze che non risparmiano accese polemiche. Il dibattito guidato da fronti opposti che non ignorano differenti orientamenti politici, oltre che poetici, è la prova di una vera vitalità e ripresa dell’arte italiana.

 

 

Tappa espositiva di Arezzo

L’esposizione parte presentando quella breve esperienza astratta avutasi tra le due guerre con personalità come Alberto Magnelli e Corrado Cagli, per poi aprirsi a una libertà di maniere, da qui il titolo della mostra che vuole essere anche un omaggio a Giorgio Vasari nell’anno delle sue celebrazioni, che guardano all’arte polimaterica come in Alberto Burri o a nuove dimensioni come in Lucio Fontana e con lui in Edmondo Bacci e Gino Morandis.

Nelle sale espositive di Casa Bruschi, le opere di giovani artisti che si indirizzano verso esperienze che scoprono il segno, Carla Accardi, Achille Perilli e Antonio Sanfilippo (esponenti anche del gruppo Forma) ma anche il gesto, come quello rivoluzionario di Emilio Vedova.  Oppure, si rivolgono a una realtà concreta che supera ogni estrazione dal reale cercata dal Movimento Arte Concreta, presente in mostra con Gillo Dorfles, Bruno Munari, Atanasio Soldati, Gianni Monnet. E ancora c’è chi come Birolli e Morlotti guardano alla natura con dense superfici pittoriche o, al contrario, chi scruta l’universo atomico sia del micro che del macro cosmo, Enrico Baj e Guido Biasi. Anche le artiste prendono parte a questa nuova dimensione con una sensibilità fortemente autonoma, oltre ad Accardi sono esposte opere di Carol Rama, Renata Boero, Regina e Paola Levi Montalcini.

Infine, un nucleo di artisti che si forma in questi anni ma che da tali premesse salta oltre l’Informale per guidare le ricerche del decennio successivo in cui si conquistano nuove dimensioni pittoriche: Toti Scialoja, Gastone Novelli, Mario Nigro ed Enrico Castellani.

 

Tappa espositiva di Jesi
Luogo: Palazzo Bisaccioni, Piazza Colocci 4 Jesi
Data: 7 dicembre 2024 – 5 maggio 2025

 

 

Guarda il video backstage della mostra