La mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione Costruiamo il Futuro con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, in collaborazione con Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma – Palazzo Barberini e Comune di Merate. Prosegue il progetto di diffusione culturale nel territorio della Brianza con cui la Fondazione propone un momento celebrativo dedicato a Michelangelo Merisi detto Caravaggio con l’opera “Narciso” in prestito dalla Galleria Nazionale di Arte Antica - Palazzo Barberini, Roma.
Il Mito greco di Narciso, che si innamora della propria immagine, ha sedotto nei secoli non solo l’arte e la letteratura, ma anche è stato oggetto di numerose osservazioni sociologiche ed antropologiche fino ad approdare alla moderna psicologia.
L’Homo Oecomonicus è diventato, complice l’individualismo borghese, un narcisista perseguitato dall’ansia e non dalla colpa. L’uomo contemporaneo non cerca di imporre le proprie certezze, ma nella ricerca della sua felicità, mette in dubbio la realtà della sua stessa esistenza. Narciso è anche colui che trova nei social media uno specchio su cui riflettersi, mostrando non quello che è ma quello che vuole essere.
In questo complesso mondo di rimandi che interessano diverse discipline e mostrano una caleidoscopica varietà di letture dell’antico mito, in mostra si presenta la visione di Michelangelo Merisi da Caravaggio (Milano 1571 – Porto Ercole 1610). L’autore del primo Barocco si ispira al soggetto narrato dalle Metamorfosi di Ovidio (Libro III, vv. 339-510) in cui Narciso si specchia nell’acqua di un fonte, cercando invano di trovare un contatto quasi fisico con il suo riflesso, innamorandosene.
Partendo proprio dal capolavoro proveniente da Palazzo Barberini a Roma, la critica ha voluto leggere una riflessione sulla vita, sulla ricerca di Dio attraverso la ricerca del sé (Ama il prossimo tuo come te stesso), sul rapporto tra Uomo e Natura e sullo sdoppiamento del sé.
Il dipinto è da collocarsi nel primo periodo romano, tra il 1597 e 1599, in cui il pittore lombardo ha soggiornato presso la residenza di Francesco Maria Del Monte. Il realismo dell’immagine rimanda alla pittura lombarda, soprattutto bresciana e a quei pittori cinquecenteschi definiti da Roberto Longhi “I Pittori della Realtà”.
Il progetto intende approfondire in particolare alcuni aspetti:
- Il Narciso e il narcisismo: riflessioni sul tema psicologico, partendo all’immagine, soprattutto rivolto alle scolaresche e alle giovani generazioni;
- La fortuna iconografica del tema, partendo dall’antichità, passando per Canova fino a giungere alla contemporaneità fino alla fotografia;
- L’occasione di poter ammirare il Narciso di Caravaggio in Brianza offre anche il pretesto per approfondire alcuni dei capolavori del grande genio dell’arte e una preziosa occasione di riflessione sulla sua poetica.
La mostra sarà curata da Giovanni Morale e sarà accompagnata da una pubblicazione prodotta da Paolo Cattaneo, mecenate e collezionista nonché editore.