Rosso Nero di Alberto Burri | Gallerie d'Italia Milano

Alberto Burri

Rosso Nero

Alberto Burri

Alberto Burri partecipa alla seconda guerra mondiale come medico di campo e comincia a interessarsi alla pittura durante la prigionia, per poi dedicarsi completamente all’arte diventando uno dei più importanti artisti del Novecento. Le sue opere appartengono all’arte informale, movimento nato alla fine degli anni ’40 che rifiuta l’arte figurativa a favore di un nuovo linguaggio pittorico, utilizzando materiali nuovi e inediti, come catrami, ferro, muffe, legno, terra, colla, pomici e smalti.

Alberto Burri

Alberto Burri partecipa alla seconda guerra mondiale come medico di campo e comincia a interessarsi alla pittura durante la prigionia, per poi dedicarsi completamente all’arte diventando uno dei più importanti artisti del Novecento. Le sue opere appartengono all’arte informale, movimento nato alla fine degli anni ’40 che rifiuta l’arte figurativa a favore di un nuovo linguaggio pittorico, utilizzando materiali nuovi e inediti, come catrami, ferro, muffe, legno, terra, colla, pomici e smalti.

Le opere di Burri possono essere classificate in serie: i Neri, i Gobbi, le Muffe, i Sacchi, le Combustioni, i Ferri e Legni; l’artista passa poi alla manipolazione di materie artificiali come le Plastiche. I materiali, il collage, le lacerazioni, le cuciture, le bruciature si trasformano in una violenta e intensa immagine orchestrata dal pittore. Seguiranno le serie dei Cretti e Cellotex.

98,8 x 85,2 cm

Data: 1953
Materia e tecnica: olio, smalti, tela, sabbie di pietra pomice su tela

Intro

L’opera Rosso Nero è una tela realizzata con una tecnica mista: pittura ad olio, tele e sabbia di pietra pomice. La tela su cui interviene l’artista è già dipinta. Le sabbie di pietra pomice sono stese sulla superficie in maniera irregolare lasciando delle parti più ruvide e in rilievo, altre meno.

L'opera si trova alle Gallerie d'Italia - Milano.

I colori che caratterizzano la composizione sono il rosso e il nero che vengono stesi sopra la materia.

Il rosso è distribuito in maniera irregolare sulla superficie, lasciando visibili le pennellate, copre una parte della tela in basso e una striscia laterale a destra.

Il nero si inserisce come una striscia verticale su metà del lato sinistro.

Il centro della tela viene lasciato libero dalla pittura, permettendo all’osservatore di percepire una superficie irregolare e materica resa possibile dalla sovrapposizione della polvere di pietra pomice.

Partendo da sinistra, nell’angolo in basso troviamo due frammenti di tessuto di forma irregolare incollati sulla superficie e accostati. Il primo è una sorta di rettangolo posizionato in verticale dipinto di bianco, affiancato da un quadrato incollato sulla superficie senza l’utilizzo del colore, così da far diventare colore la materia stessa.