Madre di Dio di Vladimir della Scuola di Mosca

Madre di Dio di Vladimir

76 x 52,5 cm

Data: Fine del XV secolo – inizio del XVI secolo
Materia e tecnica: Tempera su tavola

Intro

L’icona della Madre di Dio di Vladimir è stata realizzata a Mosca tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500, copia di una icona proveniente da Bisanzio che ha raggiunto l’antico territorio russo nel 1131, toccando le città di Kiev, Vladimir e Mosca, dove attualmente si trova. Il nome Vladimir, presente nel titolo dell’icona, deriva proprio dal nome della città russa nella quale l’opera godeva di grande venerazione per i suoi miracoli. Da questo modello bizantino sono state realizzate innumerevoli copie per chiese e monasteri di tutto il paese: l’icona appartenente alla collezione Intesa Sanpaolo è una delle copie più fedeli per disegno, colore, e per le dimensioni, assai vicine all’originale.

L'opera si trova alle Gallerie d'Italia - Vicenza.

L’icona della Madre di Dio di Vladimir è stata realizzata a Mosca tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500, copia di una icona proveniente da Bisanzio che ha raggiunto l’antico territorio russo nel 1131, toccando le città di Kiev, Vladimir e Mosca, dove attualmente si trova. Il nome Vladimir, presente nel titolo dell’icona, deriva proprio dal nome della città russa nella quale l’opera godeva di grande venerazione per i suoi miracoli. Da questo modello bizantino sono state realizzate innumerevoli copie per chiese e monasteri di tutto il paese: l’icona appartenente alla collezione Intesa Sanpaolo è una delle copie più fedeli per disegno, colore, e per le dimensioni, assai vicine all’originale.

L'opera si trova alle Gallerie d'Italia - Vicenza.

La tavola lignea raffigura il tenero abbraccio della Madre con il suo Bambino. Maria è rappresentata frontale, a mezzo busto, veste un manto color porpora riccamente
bordato con frange in oro.

Il volto è caratterizzato da una bocca chiusa e sottile, il naso stretto e lungo, gli occhi allungati a mandorla. Particolarmente singolare è lo sguardo, rivolto verso il visitatore e al contempo nell’atto di dialogare intimamente con il figlio.

Con la mano destra Maria regge in braccio il figlio che poggia il viso sul suo, mentre con la sinistra lo sfiora amorevolmente.

Gesti delicati sono compiuti anche dal Bambino: il braccio sinistro, nascosto dal velo, circonda il collo della madre e con la mano ne accarezza il viso, mentre la mano destra è poggiata sul manto all’altezza della spalla.

Il Bambino indossa un lungo abito dorato, decorato da una cintura scura.

Alighiero Boetti MappaMadre di Dio Vladimir

L’icona è stata dipinta parecchie volte e ancor oggi reca i segni di questi successivi “restauri”. La superficie pittorica che interessa le due figure è piuttosto abrasa, si notano le tracce di un’antica doratura e la presenza di chiodi e fori lasciati da altri chiodi che tracciano il disegno delle aureole sopra le teste dei due personaggi, segno che in origine l’icona era decorata da un rivestimento metallico poggiato sulle corone di luce.

Nonostante i danni riportati dalla pittura, l’icona rappresenta una preziosa testimonianza dell’arte moscovita, per il ritmo e la dolcezza delle linee, per la finezza degli accostamenti di sfumature dorate, verdi e purpuree nelle vesti e per la mesta pensosità della Vergine e del Bambino che dialogano intimamente con i loro sguardi.